Il lavoro 'a chiamata' e le piattaforme online della 'Collaborative Economy': nozioni e tipi legali in cerca di tutele (On-Demand Work and Online Platforms in the Collaborative Economy)

Labour Law and Issues, Vol. 2, No. 2, 2016

36 Pages Posted: 16 Dec 2016 Last revised: 12 May 2022

Date Written: December 10, 2016

Abstract

Italian Abstract L’articolo offre un quadro delle più recenti tendenze del mercato del lavoro legate all’economia digitale. Sono passati in rassegna il crowd-employment e il lavoro a chiamata via piattaforma online, articolazioni flessibili della prestazione presso operatori digitali che facilitano l’incontro di domanda e offerta di lavoro. Al fine di inquadrare i servizi resi dalle piattaforme in una cornice legislativa nazionale e sovranazionale, si descrivono le prime iniziative regolatorie in materia (specificatamente, la Comunicazione sulla Collaborative Economy della Commissione Europea e la proposta di legge italiana sulla Sharing Economy). Si renderà conto della giurisprudenza che si è sviluppata nei confronti del servizio di mobilità condivisa Uber, analizzando in particolare il caso spagnolo, quello italiano e, da ultimo, quello britannico.

Ci si rivolgerà con occhio critico all’armamentario lavoristico per valutarne l’eventuale obsolescenza ovvero apprezzarne l’attualità. Si descriveranno per sommi capi gli sviluppi dell’antico dibattito sulla necessità di attrezzare nuove categorie (ad esempio, un tertium genus tra lavoro autonomo e lavoro subordinato) per rispondere alle esigenze di un mercato in trasformazione. La pluridecennale esperienza italiana della parasubordinazione, pur nella sua “peculiare anomalia”, rappresenterà il metro di paragone: se ne tratteggerà l’evoluzione, per concentrare l’attenzione sul portato del comma 1 dell’art. 2 del d.lgs. 81/2015 (i.e. le collaborazioni organizzate dal committente).

Infine, si avanzerà una proposta di disciplina della cosiddetta “gig-economy”, tentando una riconciliazione tra le formule contrattuali atipiche e l’apparato normativo vigente, con particolare riferimento agli innesti legislativi introdotti dal pacchetto del “Jobs Act”. In particolare, s’individuerà una buona soluzione di politica del diritto nel processo di estensione automatica degli effetti dello statuto protettivo tipico della subordinazione ai lavoratori economicamente o organizzativamente dipendenti.

English Abstract The paper, after giving an overview of recent labour trends in the digital economy, describes alternative working arrangements such as “crowdworking” and “work on-demand via platform”. The regulatory framework and the legal consequences of such innovative and non-standard forms of work are analysed in detail with emphasis on the (improper) classification of workers in the gig-economy.

In the second section, the essay focuses on the recent Communication of the European Commission on Collaborative Economy that is aimed at establishing under which conditions an online platform should be considered a provider of the “underlying services”. This focus is followed by an analysis of antitrust as well as labour law implications of Spanish, Italian and British recent rulings.

The contribution explores national attempts to craft an intermediate category between employees and independent contractors (from “quasi-subordination” to “project work”). As far as Italy is concerned, the “para-subordinate” category created an opportunity for uncertainty and arbitrage resulting in the erosion of protection. The article describes the notion of the so called “collaborazioni organizzate dal committente” (contractors whose performance is organized by the principal, legislative decree n. 81/2015) as a tool to expand crowdworkers’ rights.

The most recent Italian labour market reform could eventually provide a solution for the current disputes on how work in the gig-economy could be regulated. In fact, the scheme of “collaborazioni organizzate dal committente” could represent a useful template, since it broadens the scope of the protections granted to standard employees, without intervening on notions and definitions. The article concludes by recommending that entrepreneurial models are selected in line with legal schemes.

Note: Downloadable document is in Italian.

Keywords: crowdwork, work on demand via platform, self-employment, gig-economy, collaborative economy, dependent contractor, Uber

JEL Classification: J31, J70, J81

Suggested Citation

Aloisi, Antonio, Il lavoro 'a chiamata' e le piattaforme online della 'Collaborative Economy': nozioni e tipi legali in cerca di tutele (On-Demand Work and Online Platforms in the Collaborative Economy) (December 10, 2016). Labour Law and Issues, Vol. 2, No. 2, 2016, Available at SSRN: https://ssrn.com/abstract=2883530

Antonio Aloisi (Contact Author)

IE University - IE Law School ( email )

Madrid
Spain

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